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La traduzione latina dei classici greci nel Quattrocento in Toscana e in Umbria (Arezzo)

La traduzione latina dei classici greci nel Quattrocento in Toscana e in Umbria (Arezzo)

Publié le par Marc Escola (Source : John Butcher)

CONVEGNO INTERNAZIONALE

La traduzione latina dei classici greci nel Quattrocento in Toscana e in Umbria

Nel 575° anniversario della scomparsa di Leonardo Bruni (9 marzo 1444)

 

Arezzo, 7 - 8 marzo 2019 – Casa del Petrarca in Via dell’Orto

Città di Castello, 9 marzo 2019 – Palazzo Vitelli a Sant’Egidio in Piazza Garibaldi

 

PROGRAMMA

AREZZO

GIOVEDÌ 7 MARZO 2019

Sala conferenze - Casa del Petrarca in Via dell’Orto

 

LA CULTURA MATEMATICA E SCIENTIFICA

 

Presiede

Enrico Giusti (Il Giardino di Archimede)

Ore 15.00-19.00

 

Saluti istituzionali

 

CARLO MACCAGNI (Università di Genova)

PAOLO D’ALESSANDRO (Università di Roma Tre)

PIER DANIELE NAPOLITANI (Università di Pisa)

Piero della Francesca, Francesco dal Borgo e la traduzione di Archimede: la datazione del Riccardiano 106

 

SEBASTIANO GENTILE (Università di Cassino e del Lazio Meridionale)

Intorno alla traduzione latina della Geographia di Tolomeo

 

JOHN MONFASANI (Università di New York)

Giorgio da Trebisonda, traduttore di opere scientifiche e filosofiche

 

ARGANTE CIOCCI (Centro Studi “Mario Pancrazi”)

Una misconosciuta versione umanistica dell’Ottica di Euclide: il De aspectuum diversitate dell’Urb. lat 1329 di Francesco dal Borgo e la prospettiva di Piero della Francesca

 

AREZZO

VENERDÌ 8 MARZO 2019

Sala conferenze - Casa del Petrarca in Via dell’Orto

 

AREZZO, LA TOSCANA

E LE TRADUZIONI DAL GRECO

 

Ore 09.00-13.00

Presiede

Giulio Firpo (Accademia Petrarca)

 

CONCETTA BIANCA (Università di Firenze)

Il ritorno della Grecia nell’Italia del Quattrocento

 

ROUMPINI DIMOPOULOU (Università Nazionale e Capodistriaca – Atene)

Antonio Beccaria traduttore del De situ orbis di Dionysio Periegeta

 

MARIAROSA CORTESI (Università di Pavia)

Giovanni Tortelli traduttore dai vari registri versori

 

PAOLO VITI (Università del Salento)

La “rivoluzione” delle traduzioni di Leonardo Bruni

 

Ore 11.00

Pausa caffè

 

CHARLES LE BLANC (Università di Ottawa)

Il trattato De interpretatione recta di Leonardo Bruni: modernità e pertinenza del pensiero bruniano in traduttologia

 

MATTEO VENIER (Università di Udine)

Aspetti e problemi dell’esegesi umanistica del Gorgias: da Leonardo Bruni ad Agostino Valier

 

STEFANO PITTALUGA (Università di Genova)

Poggio Bracciolini traduttore

 

MYRON MCSHANE (Brown University)

L’Apologeticus di Giannozzo Manetti e la difesa del traduttore

 

Ore 14.30 – 16.30

Presiede

Claudio Santori (Accademia Casentinese)

 

ALESSANDRA TARABOCHIA CANAVERO (Università Cattolica del Sacro Cuore)

Il Platone di Marsilio Ficino tra arte e letteratura

 

CLAUDIO BEVEGNI (Università di Genova)

Il Poliziano e le versioni dal greco

 

PAOLA MEGNA (Università di Messina)

Marsilio Ficino e le traduzioni di testi poetici greci

 

Ore 17.00 - VISITA DEGLI AFFRESCHI DI PIERO – Chiesa di San Francesco

 

CITTÀ DI CASTELLO

SABATO 9 MARZO 2019

Sala dei fasti - Palazzo Vitelli a Sant’Egidio in Piazza Garibaldi

 

GREGORIO E LILIO TRADUTTORI

 

Presiede

Fabio Nisi (Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello)

Ore 09.00-13.00

 

Saluti istituzionali

 

DONATO LOSCALZO (Università di Perugia)

Robortello interpreta la Poetica di Aristotele

 

JOHN BUTCHER (Centro Studi “Mario Pancrazi”)

Traduzioni aristoteliche di Gregorio Tifernate

 

Ore 11.00

Pausa caffè

 

URSULA JAITNER-HAHNER (Istituto storico germanico - Roma)

Sussidi per la comprensione di un autore tradotto: i capitula di Lilio Tifernate

 

LAURA SACCARDI (Università di Firenze)

Ancora sulla traduzione crisostomica di Lilio Libelli

 

 

Informazioni e contatti:

 

Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze

segreteria@accademiapetrarca.it

 

Centro Studi “Mario Pancrazi”

giglimatte@gmail.com

3472961168–Matteo Martelli

 

 

PRESENTAZIONE

 

Il Convegno di studi internazionale La traduzione latina dei classici greci nel Quattrocento si riallaccia a un percorso di ricerca inaugurato dal Centro Studi “Mario Pancrazi”, Sansepolcro (AR) nel maggio 2014 con la realizzazione del Convegno L’Umanesimo nell’Alta Valtiberina. Arte, letteratura, matematiche, vita civile tra Umbria e Toscana, di cui i relativi Atti sono stati pubblicati nel 2015 a cura di Andrea Czortek e Matteo Martelli. Dopo la riuscita della prima iniziativa, il CSMP ha voluto organizzare, nel marzo 2016, un secondo convegno di ambito umanistico, questa volta ruotante intorno ai due maggiori letterati umanisti di Città di Castello, Gregorio e Lilio Tifernati. Due protagonisti dell’Umanesimo italiano, di cui sono da poco usciti gli Atti sotto il titolo Gregorio e Lilio. Due Tifernati protagonisti dell’Umanesimo italiano, a cura di John Butcher, Andrea Czortek e Matteo Martelli, Umbertide, University Book, 2017(si veda la recensione in “Renaissance Quarterly”, LXXI, 2).

Il contributo più significativo di Gregorio Tifernate e di Lilio Libelli alla cultura rinascimentale italiana ed europea è da individuare nell’attività praticata di traduttori dal greco antico al latino. Nel caso di Gregorio si tratta di traduzioni di pseudo-Timeo di Locri, Aristotele, Teofrasto, Dione di Prusa e Strabone; nel caso di Libelli, di versioni di Senofonte, pseudo-Aristotele, Filone di Alessandria, Luciano, san Giovanni Crisostomo e pseudo-Epifanio; Libelli emendò inoltre la traduzione di Erodoto compiuta da Lorenzo Valla e quella di Diodoro Siculo eseguita da Poggio Bracciolini. Gli Atti del convegno del 2016 contenevano già alcuni interventi aventi per tema le traduzioni latine dei due Tifernati e in particolare saggi relativi alle prefazioni alle traduzioni di Gregorio Tifernate (Marco Antonio Costantino, pp. 145-156) e allo Strabone latinizzato da Gregorio (Roberto Cardini, pp. 279-330), e studi sulle versioni di Libelli di san Giovanni Crisostomo (Saccardi, pp. 235-248), di Luciano (Stefano Pittaluga, pp. 249-262) e di Senofonte (Paolo Viti, pp. 263-276). In occasione dello stesso convegno il CSMP volle anche proporre una nuova edizione, curata da John Butcher, di un opuscolo di Francesco Maria Staffa, padre servita di Citerna, edito per la prima volta a Gubbio nel 1758, Delle traduzioni dal greco in latino fatte da Gregorio e da Lilio Tifernati. Il profondo e continuativo interesse del CSMP verso queste tematiche ha poi favorito la partecipazione dello stesso Butcher, direttore scientifico della sezione di arte e letteratura del CSMP, al Convegno «Italoellenica 2017. Συναντήσεις για τη γλώσσα και τη μετάφραση / Italoellenica 2017. Incontri sulla lingua e la traduzione», Università di Atene, 21 novembre 2017, dove lo studioso ha tenuto una relazione dal titolo: Teoria e pratica della traduzione in Gregorio Tifernate (1414-1464).

Ora, nella volontà di approfondire lo studio delle traduzioni latine dal greco realizzate dagli umanisti ad Arezzo, in Toscana e nell’Alta Valtiberina, l’Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze e il Centro Studi “Mario Pancrazi” promuovono un terzo Convegno internazionale di studi che avrà luogo tra Arezzo e Città di Castello nei giorni 7-8-9 marzo 2019: La traduzione latina dei classici greci nel Quattrocento. Gli studiosi indagheranno le motivazioni personali, mecenatesche e sociali che convinsero gli umanisti ad affrontare l’impresa sovente ardua di latinizzare opere dell’antichità greca; illustreranno il rapporto tra traduzioni e cultura matematica ed artistica; analizzeranno la forma linguistica, stilistica e in qualche caso metrica delle versioni; si soffermeranno sul modo in cui i traduttori trattarono le specificità contenutistiche delle opere volte in latino; esamineranno la diffusione manoscritta e poi a stampa di tali traduzioni e la questione – cruciale per l’evolversi del fenomeno del Rinascimento – della loro fortuna in Italia, in Europa e nel mondo.

In una simile ottica, un’attenzione particolare verrà conferita alle versioni latine dei due altotiberini Gregorio Tifernate e Lilio Libelli. Allo stesso tempo si allargherà lo sguardo per inglobare altre tappe fondamentali dell’importazione in Italia, nel corso del Quattrocento, dell'eredità matematica, filosofica, politica, letteraria, scientifica e teologica greca: tra gli autori tosco-umbri del territorio circostante che saranno oggetto di studio si annoverano Leonardo Bruni (traduttore di Aristofane, Platone, Aristotele, Demostene, Plutarco e san Basilio), Poggio Bracciolini (Senofonte e Diodoro Siculo), Giannozzo Manetti (Aristotele), Lapo da Castiglionchio il Giovane (Senofonte, Demostene, Plutarco e Luciano), Giovanni Pontano (pseudo-Tolomeo), Marsilio Ficino (tutto Platone e Plotino) e il Poliziano (Omero, Epitteto ed Erodiano).

Il Convegno si misurerà con un’area di studio oggi al centro di numerose indagini scientifiche in Italia e all’estero, anche per motivo dell’interesse sempre crescente verso la scienza della traduttologia. Risulta d’altronde accertato che alla traduzione dei classici greci gli umanisti di Arezzo, Città di Castello e dei territori circostanti della Toscana e dell'Umbria diedero un contributo superiore a qualsiasi altra zona dell’Italia o dell’Europa rinascimentale. L’aretino Leonardo Bruni fu in ogni senso iniziatore delle traduzioni umanistiche dei filosofi e letterati della Grecia antica e la scelta di Arezzo come sede per le prime due giornate del Convegno vuole in tal senso testimoniarne l’apporto essenziale alla riscoperta della cultura greca nell’Italia rinascimentale: i giorni selezionati per lo svolgimento dell’iniziativa, 7-8-9 marzo 2019, intendono pertanto rendere omaggio all’Aretino, scomparso il 9 marzo 1444, vale a dire precisamente a 575 anni di distanza cronologica. Leonardo Bruni, indiscutibilmente il principale traduttore europeo del Quattrocento, ebbe molti seguaci e continuatori ideali tra cui Poggio Bracciolini, Giannozzo Manetti, Lapo da Castiglionchio il Giovane, Gregorio Tifernate, Lilio Libelli, Giovanni Pontano, Marsilio Ficino e il Poliziano. In una tale prospettiva Arezzo, Città di Castello, la Toscana e l’Umbria diedero un impulso determinante allo sviluppo della cultura europea, rinnovando radicalmente la biblioteca di opere e di nozioni matematiche, artistiche, filosofiche, politiche, letterarie, scientifiche e teologiche a disposizione degli studiosi e rendendo così possibile la nascita dell'età moderna.